Obiettivi del progetto

  • Identificare sistemi innovativi per la produzione di foraggi di alta qualità per l’alimentazione delle vacche da latte e definire nuove diete per migliorare la sostenibilità economica e ambientale dell’allevamento;
  • Caratterizzare il microbiota del latte con le nuove tecnologie “omiche” e scoprire nuove tecniche per evitare la contaminazione batterica dal foraggio al latte;
  • Mettere a punto nuovi modelli predittivi basati sulla tecnologia MIRS (spettrometria a raggi infrarossi) e nuove linee guida per i ring test (specifici esami per identificare la presenza di malattie);
  • Mettere a punto nuovi modelli predittivi basati sulla tecnologia NIRS (spettroscopia nel vicino infrarosso) per la previsione dei parametri qualitativi del formaggio utili ai fini nutrizionali e per soddisfare i requisiti obbligatori di etichettatura;
  • Mappare alcune tipologie di formaggi (es. paste dure, grana, a corta stagionatura) prodotti in diversi territori italiani per verificare la presenza di diverse caratteristiche nutrizionali in funzione del tipo di alimentazione;
  • Implementare il sistema MAP (Modified Atmosphere Packaging) attraverso lo studio di un nuovo sensore di gas non distruttivo e specifico per la conservazione in atmosfera modificata dei prodotti lattiero-caseari.

INNOVAMILK (INNOVAtions in Italian dairy industry for the enhancement of farm sustainability, MILK technological traits and cheese quality) vuole rafforzare la competitività del settore lattiero-caseario attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie e il miglioramento di quelle esistenti con una ricerca che punta alla qualità dei mangimi, del latte e del formaggio, risolvendo le principali criticità nelle fasi di produzione e commercializzazione, in particolare la shelf life dei formaggi.

Si tratta di un progetto di filiera che coinvolge allevamenti, laboratori analisi e stabilimenti di produzione delle regioni Emilia-Romagna, Piemonte, Sardegna e Veneto e nello specifico le produzioni di latte e formaggi di mucca e di pecora DOP, quali Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Casatella e Pecorino.

Per gli allevamenti saranno studiati e sviluppati sistemi innovativi per la produzione di foraggi di alta qualità per migliorare le rese e la sostenibilità economica e ambientale. Saranno messe a punto nuove linee guida per l’alimentazione grazie a un’attività di ricerca che per la prima volta ha un focus dedicato alle tecniche di alimentazione per migliorare le caratteristiche del latte destinato alla produzione di formaggio, valorizzandone economicamente la qualità. Per i laboratori analisi saranno sviluppate le tecnologie basate sulla spettroscopia (in particolare MIRS e NIRS) applicabili nelle analisi di routine dei parametri di qualità produttiva e nutrizionale che incidono sulla resa casearia e sugli aspetti nutrizionali. Inoltre, sempre per migliorare la resa casearia e la qualità dei formaggi, sarà messo a punto un sistema on line per gestire e utilizzare l’enorme mole di big data di cui dispongono i laboratori. Per i trasformatori si studierà come aumentare quantità e qualità del formaggio migliorando le caratteristiche tecnologiche del latte, introducendo inoltre un nuovo indice italiano dei formaggi per valorizzare il latte degli allevatori. Accanto a questo, un aumento della shelf life del formaggio attraverso nuove tecnologie di monitoraggio dei batteri che impediscono la caseificazione e la messa a punto di sensori di gas non distruttivi per il confezionamento dei formaggi in atmosfera modificata (MAP). Infine, a tutela dei consumatori, sarà proposta un’etichettatura volontaria che dettaglia una serie di informazioni nutrizionali.