Meeting Regionale degli allevatori della razza bovina Frisona Italiana – venerdì 24 febbraio. Visita all’azienda hi-tech dei fratelli Tallone a Centallo, fra robot di mungitura e impianti di energia green

CUNEO. Il futuro della zootecnia piemontese è già cominciato.  I Meeting regionali della Frisona, promossi dall’Arap, riprendono con una giornata ad alta intensità hi-tech fra robot di mungitura in stalla e impianti di energia green. Un mondo nuovo che si innesta sulla tradizione di un allevamento a conduzione famigliare, dove i valori contano quanto l’efficienza di impresa.

L’appuntamento è per venerdì 24 febbraio, nell’azienda dei fratelli Bruno e Alberto Tallone a Centallo (via Boerino 21 di frazione San Biagio). Il programma prevede la visita generale all’allevamento dalle 9,30 alle 11, la presentazione dell’allevamento dei fratelli Tallone seguita da una gara di valutazione morfologica, con tanto di giudice e premi. Dopo pranzo (con lotteria) riprenderà la visita ai vari aspetti aziendali. Nell’ambito della giornata la ditta svedese DeLaval illustrerà le caratteristiche delle proprie automazioni robotizzate per la mungitura.

Racconta Bruno Tallone, ottima preparazione agrotecnica e l’incarico di vicepresidente della cooperativa Piemonte Latte: “Con mio fratello Alberto portiamo avanti l’allevamento avviato da papà Angelo, appassionato frisonista mancato l’anno scorso. Noi siamo entrati in azienda nel 2000 e oggi abbiamo trecento capi di razza Frisona italiana. Allestita una nuova stalla, dall’agosto 2021 abbiamo installato tre linee di robot della DeLaval dove ruotano 190 bovine. A seconda del periodo di lattazione – sottolinea Bruno – le vacche si recano, in piena autonomia, alcune 2-3 volte al giorno, altre anche 4-5, a farsi mungere. Profittano dei pochi minuti necessari per alimentarsi con la razione di mangime prevista dal sistema, e passando attraverso una serie di cancelletti “intelligenti” vengono indirizzate alla loro posta. Il robot pulisce la mammella prima della presa e ne certifica la sanità, provvede al lavaggio post mungitura e fornisce immediatamente tutti i dati relativi al latte munto. Devo dirlo: è un vero spettacolo vedere il carosello delle Frisone che sembrano divertirsi nel sottoporsi a quel rito tecnologico che garantisce loro un plus di benessere animale”.

Tutto questo avviene senza la presenza di controllo umano: se qualcosa non funziona, scatta immediatamente l’allarme sullo smartphone dei titolari e ogni funzione viene sospesa. Ma sono casi rari.

Uscendo dalla stalla delle meraviglie, i partecipanti del Meeting passeranno a visitare un altro gioiello dei fratelli Tallone: l’impianto a biogas alimentato dai reflui zootecnici. La produzione di energia è di 100 kw/h, ceduti alla rete elettrica e quindi fattore di un buon introito. Il biodigestato viene riportato nei campi, una modalità di vera economia circolare che ha consentito di ridurre di oltre il 50% l’utilizzo dei concimi. Per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico aziendale, è assicurato da un impianto di pannelli fotovoltaici capace di 70 kw/h.

“L’associazione regionale degli allevatori – nota il presidente Elia Dalmasso – è lieta per questa ripresa dei Meeting della Frisona, momenti formativi per tutta la nostra categoria. La visita a un’azienda all’avanguardia come quella dei fratelli Tallone, è di grande stimolo per analisi e confronti. Conoscere nuove realtà aiuta a crescere, un obiettivo che Arap persegue a favore di tutto il sistema. Per quanto riguarda più in generale il mondo della Frisona, si conferma il grande dinamismo degli allevatori piemontesi che negli ultimi anni hanno scalato le classifiche dei migliori riproduttori e delle migliori femmine, con tori genomici campioni assoluti a livello nazionale”.