17 Ago La tradizione della razza Piemontese in vetrina alla FIERA di VALFENERA domenica 26 agosto.
Con 22 mila capi iscritti al libro genealogico, di cui 8 mila fattrici, la provincia di Asti è la terza in regione per consistenza numerica della razza bovina Piemontese. Un dato sorprendente in questo spicchio di territorio subalpino dominato dai vigneti di Moscato e Barbera, che segnala la vivacità di un settore zootecnico che tra lembi di pianura e declivi collinari mantiene e consolida un ruolo di primo piano nell’economia agricola locale.
La proiezione di questo piccolo mondo antico fatto di cascine e passione allevatoriale trova la sua vetrina estiva nella tradizionale Fiera di San Bartolomeo di Valfenera, dedicata all’aglio e al “pitu”, il glorioso tacchino astigiano, ma anche e soprattutto alla razza Piemontese, cui è dedicata una storica rassegna di animali da vita.
La novità di quest’anno è rappresentata dall’anticipazione di un giorno della Fiera: anziché il lunedì, si terrà domenica 26 agosto. Spiega il sindaco dottor Paolo Lanfranco: “Ci pensavamo da tempo. La manifestazione, per come si è caratterizzata, è ideale per il grande pubblico delle famiglie, e la giornata festiva favorisce il flusso turistico e le gite fuori porta di astigiani e torinesi. Così abbiamo compiuto il grande passo: ogni tanto, bisogna innovare. Considerato lo sforzo organizzativo che il Comune compie assieme alla Pro loco, confidiamo di avere un buon riscontro di visitatori”.
La Mostra interprovinciale dei bovini di razza Piemontese promossa da Arap (l’associazione regionali allevatori) e Anaborapi (l’associazione della razza Piemontese), giunta alla 23esima edizione, conferma il gradimento degli operatori. Sono un centinaio i capi da riproduzione che sfileranno in passerella, provenienti da quotati allevamenti astigiani e del Torinese. A questi si aggiunge una selezione di capi di Piemontese da ingrasso, portati in mostra dai produttori locali. Franco Serra, presidente della Sezione territoriale di Asti dell’Arap, a pochi giorni dall’evento si dice fiducioso: “La partecipazione si annuncia eccellente per quantità e qualità, certificata dall’iscrizione al libro genealogico. Domenica 26 agosto avremo in mattinata i defilé con la premiazione da parte dell’apposita commissione dei capi da ingrasso che poi lasceranno l’area espositiva. Nel pomeriggio torneranno in passerella i capi da vita della Piemontese con l’assegnazione dei riconoscimenti da parte del giudice unico”.
La giornata avrà inizio di buon mattino con la colazione contadina alle 8 e l’apertura della mostra mercato dei prodotti tipici. Per il pranzo funzionerà a pieno regime il padiglione gastronomico, dove la carne di Fassone sarà protagonista, a cominciare dalla classica costata di Piemontese. Si diceva dell’attenzione riservata a famiglie e bambini: il programma prevede giochi d’epoca, truccabimbi, passeggiate a dorso d’asino, letture animate e visite in navetta all’Agrilatteria del Pianalto e al Parco la Rocca. Nel palazzo comunale verranno esposte le opere della mostra fotografica “La mia Piemontese”. Allieterà la Fiera il cantastorie “l’ Bravom” di Prunetto. Altre attrazioni della domenica: il raduno dei trattori d’epoca con la trebbiatura del granoturco alle 11 e la trebbiatura del grano alle 16. Per i buongustai piatti tipici della Piemontese e grigliate no-stop già a partire da sabato 25 e fino alla serata di lunedì 27 agosto.