Antibiotici, fino a meno 70% negli allevamenti piemontesi. Grazie a nuovo servizio lanciato dall’associazione regionale.

A poco più di due anni dal lancio di Masti-Stop, l’innovativo servizio di consulenza tecnica promosso dall’Associazione Regionale Allevatori del Piemonte, i risultati ottenuti sul campo dimostrano la validità e la funzionalità delle ipotesi di partenza: Masti-Stop rappresenta infatti un nuovo servizio di consulenza in grado di affrontare in modo integrato le problematiche in allevamento per ridurre il livello di cellule somatiche, contrastare la mastite bovina e soprattutto ridurre l’utilizzo del farmaco in stalla.

Il servizio è nato a valle dell’emanazione delle “Linee Guida per l’utilizzo prudente degli antibiotici in medicina veterinaria (2015/C 299/04)” e si avvale del supporto del Laboratorio Analisi di Arap che analizza circa un milione di campioni l’anno (prevalentemente di latte) e rappresenta una struttura d’eccellenza a livello regionale.

L’approccio di sistema di Masti-Stop, con gli interventi tecnici e di controllo a cadenza mensile, effettuato su 50 allevamenti piemontesi, ha consentito di registrare in due anni un trend positivo connesso alla diminuzione dell’indice citologico già a partire dal terzo-quarto mese di consulenza e una significativa riduzione nell’uso dell’antibiotico relativamente all’attività di prevenzione dell’insorgenza di mastite. Come conferma il Dott. Marco Coraglia, Medico Veterinario specializzato nel settore “Qualità latte e mastiti”, “attraverso il calcolo della Dose Giornaliera Definita (DDD) abbiamo riscontrato nelle stalle seguite dal team di Masti-Stop una riduzione dell’utilizzo del farmaco variabile dal 30 al 70%”.

I tecnici del team di Masti-Stop partono da un’analisi dettagliata e imprescindibile dei dati mensili (il grande patrimonio del Sistema Allevatori) rilevati dal Controllo funzionale da parte dell’Associazione regionale e con il coordinamento dell’Associazione Italiana Allevatori su produzioni, qualità del latte, eventi in capo al singolo animale come soggetti venduti o deceduti – solo per citarne alcuni – e definiscono un quadro iniziale delle problematiche di stalla; poi ogni mese verificano l’efficacia degli interventi correttivi attuati in allevamento. Per ogni caso specifico i tecnici specialisti adottano una strategia “su misura” in grado di affrontare anche problematiche connesse alle strutture aziendali, alle fasi di mungitura, alla funzionalità degli impianti e al monitoraggio delle mastiti.

Secondo il Prof. Paolo Moroni, del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Milano e referente scientifico di Masti-Stop, “la corretta gestione delle mastiti con le analisi di laboratorio rapide e precise degli eventuali batteri responsabili del problema e l’individuazione dei principi attivi ai quali i batteri sono sensibili o resistenti per stabilire l’eventuale trattamento farmacologico (antibiogramma) rappresenta un passaggio fondamentale per l’allevatore al fine di utilizzare i farmaci in maniera razionale”.

I dati sul consumo degli antibiotici negli allevamenti sono fondamentali per cercare di promuovere un utilizzo razionale dell’antibiotico e per contrastare l’antibiotico-resistenza, che riscontra ormai un interesse globale e coinvolge sia la salute umana che animale e i vari settori dell’agricoltura. L’uso prudente degli antibiotici deve favorire un impiego più razionale e mirato, che porti a una progressiva riduzione degli antibiotici stessi, limitandoli solo alle situazioni in cui siano necessari, sulla base cioè di diagnosi cliniche e, ove possibile, dei risultati di test microbiologici di sensibilità.

Articolo tratto su: https://www.efanews.eu/